Lourdes. Qui ha vissuto una giovane semplice e povera; qui ha incontrato, in modo particolare e profondo, il mistero di Dio. La Signora “Immacolata Concezione” si è presentata a lei, mentre era andata a raccogliere legna vicino al fiume . Bernadette Soubirous, una giovane come tante altre, ma dal cuore semplice, aperta al mistero di Dio, innocente.
E Dio, in Maria mamma di Gesù, ha detto in lei una sua parola: un invito alla preghiera, alla penitenza-conversione, a vivere insieme la fede, il distacco (l’erba amara), la preghiera per i peccatori, indicando la cappella, la fonte, il Rosario. “Non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro” così le ha detto la Signora.
Qui in modo particolare, Signore tu ci incontri, ti abbassi a noi, sposi la nostra umanità sofferente. Qui, tu Signore Dio nostro, continui a fare il dono dell’incontro-luce-speranza, quando, come Bernadette, viviamo la nostra povertà creaturale. Nel nostro “nulla” tu puoi rivelarti il “tutto”, la bellezza, la gioia infinita. Tu sei la pace. Non posso piangere che di gioia sentendo che tu sei Dio per ciascuno di noi. Per me, per il fratello, la sorella, stanca, povera, ammalata.
Grazie Signore, perché tu ci apri a te; grazie perché “la Signora – Immacolata Concezione” continua a chiamare tutti i “piccoli”, continua a indicare il dono del suo Figlio Gesù, uno con il Padre, nello Spirito Santo.
La grazia di Lourdes è l’incontro con Dio-Amore, nella tenerezza della Madre Maria, sulle orme dei piccoli come Bernadette, e tutti quelli che si fanno e si riconoscono “semplici” come ha fatto lei.
Aprimi Signore alla povertà, alla penitenza, al distacco, all’amore – con il tuo cuore per tutti i fratelli e sorelle peccatori, cioè bisognosi perché nel buio (questo è il peccato) di speranza –di paradiso, per la tua infinita misericordia. Perché tu sei il Dio di vita e di luce, il Dio misericordioso. In Gesù, tu hai rivelato il tuo volto. Maria, mamma di Gesù e madre nostra, metto nel tuo cuore tutti i miei fratelli e le mie sorelle, specialmente i più bisognosi.
“Pregate per i peccatori”. Grazie Signore per averci dato di partecipare, un poco, al ministero della maternità di Maria. E’ stupendo. Ciò che è stato ieri per Bernadette continui a farlo per tutti noi e per tutta l’umanità . Maria è. Risplende nella luce del suo Figlio, il Figlio di Dio risorto. Le parole non possono esprimere la luce-bellezza-dolcezza di quanto si compie e permane in lei. Il ministero-maternità, che Dio le ha comunicato è, e resta, per ciascuno e per tutti i suoi figli. Maria ci ama dell’amore che Dio ha per tutti noi.
L’invito a pregare, significa stare, insieme a lei, con Dio. E’ dolcezza, forza, luce. Diventa camminare in Dio e con Dio. Pregare è un invito ad amare con Dio, ad ascoltare Dio, che in Gesù ha detto la sua Parola. “Ascoltatelo” “fate tutto quello che vi dirà…”.
I peccatori…coloro che soffrono il” buio”, la sofferenza di strade chiuse, la mancanza di speranza e di vita. L’uomo è piccolo, il suo cuore ingarbugliato, incapace troppo spesso di seguire la strada giusta della vita, la strada del dono di sé, della fraternità, della gratuità. E il peccato, frutto del limite e del Maligno, è dolore, è vera sofferenza. Maria la madre, li e (ci) vede, li ama dell’amore di Dio, li desidera, li aspetta, li cerca…E la sua missione la partecipa a noi, perché è missione d’amore.
Sì, Maria entra nella missione di Gesù, una missione di amore sull’umanità. Bernadette, povera e semplice, dal cuore libero, risponde all’appello di Maria. E come ha chiamato Bernadette, Maria continua a chiamare noi a partecipare alla sua missione. Maria è missionaria. Ho pensato all’appello che rivolge a tante persone perché il fiume di vita che Gesù ha portato sulla terra sia accolto da tutta l’umanità. E’ un mistero, una realtà nascosta e meravigliosa che ci unisce alla vita e al futuro dell’umanità. Madre buona, aiutami a pregare l’Ave Maria. E’ sintesi stupenda del tuo dono: la tua maternità sull’umanità.
Maria ha detto di pregare. Il Rosario è la preghiera semplice con cui Bernadette sta con Maria. E’ un cammino semplice, essenziale, di contemplazione della vita e del dono vivo di Gesù. E’ una sorgente di luce…ogni mistero. E’ stupendo mettersi dentro quel cammino, lasciarsi condurre da Maria, dalla sua fede, dal suo amore, nel dono del suo Figlio. E’ un dono lasciarsi condurre dal suo abbandono nel mistero di Dio che si manifesta nel suo figlio, segno di vita e di liberazione, oltre l’onda del Male. E’ un dono lasciarsi condurre anche nell’oscurità, nel farsi “ una cosa sola” con il sì del suo Figlio al Padre sul legno della croce.
Siamo nel pellegrinaggio: non ho programmi miei. Maria insegnami il tuo messaggio rivolto ieri a Bernadette e vivo oggi in questa città.
“Penitenza”. Uno dei significati di questa parola è l’adesione vera, totale, alla volontà di Dio, nella concretezza del quotidiano della nostra vita, delle situazioni che si presentano, del cammino concreto della croce. “Chi vuole essere mio discepolo – ha detto Gesù – prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”. Penitenza. Aprendosi ai fratelli – sorelle bisognosi, che Maria in Dio ama immensamente.
“Bevi e lavati alla fonte”. Bernadette si lava con acqua infangata, mangia l’erba amara per i peccatori. Sul momento non è capita, è derisa. E’ il cammino del discepolo – missionario aperto con Maria, in Dio, all’amore per la salvezza di tutti! Poi il cammino penitenziale con Maria accanto a Gesù sul fiume “Giordano”. Un cammino tanto concreto. Ci ricorda le miserie e le povertà dell’umanità di oggi che Dio ama, con com-passione e infinita misericordia. L’invito è aperto a tutti, tutti… e tanti poveri dal cuore affranto, si avvicinano, si immergono, e nell’acqua del nuovo Giordano riprendono speranza, si sentono amati.
Maria sta conducendo il nostro cammino. Sono giorni di luce particolare. Partecipiamo alla messa nella chiesa di san Pio X. E’ la giornata del pellegrinaggio internazionale. Maria presenta Gesù, il dono del Padre così vivo nella Santa Messa. Gesù il Tesoro, la Parola…misericordia, amore, forza, volto del Padre, ci è donato. Solo l’incontro con Lui può manifestare che cosa significa incontrare Dio. La nostra persona, il nostro corpo, qui, così com’è, non può portare tutta la pienezza del mistero di Dio. Sperimento l’incapacità ad accogliere“tutto”, a comunicare l’esperienza dell’incontro, della presenza, di questo abbraccio infinito.
Siamo sulla spianata del santuario. Il primo miracolo è il popolo che la percorre. Qui in particolare è manifesto l’anelito a Dio del cuore umano. Sani, ammalati, giovani, vecchi, uomini, donne e bambini…di nazionalità diverse insieme sono popolo di Dio. E’ come una grande famiglia che quasi senza saperlo, vive la legge della bontà, del rispetto dell’altro, chiunque esso sia. Mi sembra un segno di una “Presenza silenziosa” quasi nascosta ma che tocca profondamente l’intimo dei cuori. Ho guardato a lungo questo segno e ne sono rimasto colpito. Dio è presente come respiro silenzioso di questo popolo.
Ho cercato di ascoltare Maria e oggi mi ha detto:” Gesù”. Ho cercato di ascoltarlo, di vederlo con i suoi occhi, il suo cuore. Maria ha accolto Gesù, lo ha seguito, lo ha ascoltato. Le beatitudini, le parabole, i segni da Lui operati…risuonavano in Lei in modo certamente unico. Maria sentiva le sue parole, vedeva il suo operare, ha vissuto il suo dolore “come una cosa sola con Lui”. Maria ha portato il sì di Gesù, il perdono, il coraggio, l’amore fino al dono totale. Maria con Lui in Lui, diventa parola viva. Maria, silenzio-vuoto totale, può e realizza ogni parola di Gesù figlio del Padre. Maria è segno della parola di Gesù dalla sua nascita alla sua morte.
La processione e l’adorazione. Con il popolo di Dio ho seguito Maria che ci indica Gesù presente nel dono dell’Eucarestia. Ho tentato di ripetere: grazie, grazie! Gesù ci ha benedetto. Tutti siamo suo popolo, dal malato accasciato sulla lettiga, ai miei vicini in carrozzella: uomini, donne, bambini di ogni continente. Siamo suo popolo chiamati ad entrare nella sua luce, nella pienezza della sua vita. Tutti! Poi un segno: la sua chiesa, i suoi sacerdoti, chiamati a portare il segno della sua presenza. Ho sentito la mia miseria e il suo invito: “fate questo in memoria di me”. Come posso io, come possiamo noi portare il segno della sua Parola-Presenza-Vita?.
Poi la preghiera davanti alla grotta: il Rosario. “Lo Spirito Santo scende sugli apostoli riuniti con Maria”. Maria sta con gli apostoli, sta con la prima comunità. Sta con noi e continua ad indicare Dio Spirito Santo – Amore. E’ la risposta alla nostra povertà! “Io vi manderò lo Spirito… e lui vi condurrà alla verità tutta intera” E’ Dio Spirito Santo che ci unisce a Gesù, e con noi, anche attraverso di noi continua la sua opera. Io sono nulla…a me è chiesto il silenzio vero, la disponibilità ad accogliere e donare. “Andate…dite tutto quello che vi ho detto, ditelo a tutti popoli della terra”! La missione è opera sua, totalmente sua. Maria ama Pietro, Giacomo, Giovanni…è con loro sul loro cammino. Così continua con noi. Con Gesù è madre di ogni uomo. Vuole incontrarsi con ognuno.
Bernadette rientrando a casa dopo l’esperienza dell’incontro con la Signora “Immacolata Concezione”, come custodiva quei sentimenti, quel dono per la chiesa e per l’umanità? Si fidava della Vergine, si fidava di Dio…! Noi siamo nella vita e nella storia dell’incarnazione di Gesù, della sua opera-chiesa. Santa Bernadette, Maria Immacolata Concezione, Dio: Padre-Figlio-Spirito Santo…grazie! Mi metto sulle orme di Bernadette per incontrare Maria, accogliere il suo Figlio Gesù volto del Padre nello Spirito Santo.
Dio è il vero centro di Lourdes, Dio sulla strada di Maria, di un popolo di “poveri”, fatti umili dalla verità del dolore. Un popolo dai mille volti, ammalati, sani, gente che prega, gente aperta al mistero, tutti popolo di Dio. Il programma è quello di Maria. Cade ciò che è secondario, la sola cosa importante è il cammino verso la “Grotta” : Maria in Dio. Passa attraverso dei segni semplici:la processione,il piazzale, la via Crucis, La Messa , l’adorazione…tutto verso la Grotta, cioè l’incontro con Maria nella luce di Dio, preparati da Bernadette, piccola sorella di tutti. Tutti ci scopriamo un pezzetto di Lourdes,città di Dio!
Bernadette dopo l’”avventura”carica di vita per milioni di persone come ha vissuto la sua”attesa”? Restando, credo, in attesa con Maria, con il suo figlio Gesù, nella sua parola, giorno dopo giorno. Con il Rosario, con l’amore che dà senso a tutto (ed è profezia , anticipo del domani), nel dono di sé,nello spirito della croce,concretezza del dono.
Un sogno, dopo il viaggio del rientro, verso le 9 del mattino. “Arrivano delle persone… un gruppo numeroso, alcuni segnati dal dolore, altri volti comuni,uomini, donne…ma sorridenti, pieni di gioia e di luce, avvolti da tanta pace. Luisa (nostra sorella missionaria in R. de Congo) mi chiama dicendomi : ci sono persone che arrivano! Vado incontro a loro per accoglierle, do la mano ai primi, poi una giovane donna con una tunica bianca,staccandosi dal gruppo, mi viene incontro dicendomi:”Siamo venuti a prenderti…andiamo a casa!”. Una luce e una gioia sconvolgente mi avvolge! E’ un entrare. Non un distacco …ma un entrare luminoso infinitamente bello!”. Ho pensato alle parole dette dalla Signora a Bernadette:”Io non ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell’altro”. Mi è sembrato un messaggio che annuncia il senso del nostro futuro: la gioia luminosa in cui saremo avvolti, per la forza infinita di Dio-Amore, morto per noi nel fango e nel disprezzo più grande della Croce. E’ il dono di Dio offerto a tutti i suoi figli e alle sue figlie. Tutti! Il dono è offerto…e Dio ci accompagna in mille e mille modi perché diciamo il nostro”si” insieme a Maria. Grazie, Signore!
Nulla! E’ ciò che sono senza i fratelli, senza di Te, Signore. Quanta tristezza e sofferenza scorre in noi se lontani da Te! Con te nasce e rinasce la Vita!
Pellegrinaggio 30 settembre – 4 ottobre 2010