COMUNICATO STAMPA
Chiama l’Africa organizza la mostra “Minerali clandestini”. Eugenio Melandri (presidente Chiama l’Africa): “I minerali clandestini mietono ogni giorno vittime innocenti. La mostra che presentiamo vuole fa conoscere questo dramma troppo spesso nascosto”. Sottoscrivete su http://linkpdb.me/12748
Roma, 25 novembre 2016 – In occasione del lancio del crowfunding per la mostra “Minerali Clandestini” – in preparazione – Eugenio Melandri presidente di Chiama l’Africa ha dichiarato: “Siamo cittadini Europei. Abbiamo diritto di conoscere le conseguenze delle scelte che facciamo, soprattutto acquistando prodotti tecnologici. Le materie prime utilizzate, infatti, sono spesso all’origine di conflitti armati sanguinosi in aree del mondo ricchissime, dove però la popolazione non gode in alcun modo di questa ricchezza. Dove l’estrazione e la prima lavorazione del minerali avvengono in condizioni disumane, utilizzando anche i bambini, senza nessuna garanzia e nello sfruttamento più totale dei lavoratori. Dove gruppi armati, finanziati da Stati e multinazionali, schiavizzano la popolazione. Dove, per mantenere posizioni di predominio economico, conflitti e guerre (ad alta o bassa intensità) mietono ogni giorno vittime innocenti, nella più totale indifferenza della politica; dove i minerali estratti vengono contrabbandati da uno Stato all’altro. E tutto in nome del profitto economico elevato a idolo che uccide le persone. La mostra che presentiamo vuole far conoscere questo dramma troppo spesso nascosto, in questo periodo in cui l’Unione Europea si pone il problema della tracciabilità ma è strattonata da lobby di potere. Per permettere a tutti noi di non sporcarci le mani di sangue quando utilizziamo un tablet o un telefonino. Per questo vi invitiamo a sottoscrivere per la realizzazione completa della mostra e per la sua diffusione. E vi invitiamo ad attivarvi nella vostra città per prenotarne l’esposizione e organizzare assemblee”.
Una grande installazione e una pubblicazione che parlano di minerali per parlare di cellulari. Un viaggio alla scoperta di guerre e disastri sociali e ambientali in terra d’Africa. Un viaggio per conoscere quello che non è conveniente dire sull’appropriazione delle materie prime e sulla loro utilizzazione. Un viaggio che ci riguarda tutti come consumatori delle nuove tecnologie.
Chiama l’Africa sta realizzando una mostra fotografica sullo sfruttamento dei minerali utilizzati nei principali prodotti tecnologici di largo consumo ed estratti e commercializzati illegalmente in Africa e nel mondo. La mostra prende spunto dalla campagna internazionale sulla tracciabilità dei minerali, avviata nel 2014, il cui obiettivo è la modifica della proposta di legge europea sulla tracciabilità di quattro minerali provenienti da zone di conflitto.
Scopo della mostra è l’informare sullo sfruttamento delle ricchezze minerarie, causa di conflitti armati, violenze, povertà e migrazioni e il promuovere il senso civico e di cittadinanza, insieme a un consumo critico, delle apparecchiature tecnologiche.
Minerali clandestini è una mostra eretica, sia per il soggetto che propone che per gli spazi nella quale viene inserita. Si compone di un tappeto, di diciannove cartelloni di pvc, di due specchi e di grandi lettere mobili. Tutti gli elementi, ad eccezione degli specchi, sono posizionati a terra e sono calpestabili. Risulta dunque evidente che il luogo ideale per la realizzazione dell’evento visivo è la piazza, luogo centrale e frequentato dell’abitato. In subordine si possono proporre altri luoghi, all’aperto o al chiuso, come palestre di scuole o grandi vestibulum, cortili interni di palazzi o aree già dedicate ad esposizioni.
MINERALI CLANDESTINI è una produzione di Chiama l’Africa, un evento ideato e realizzato da Mario Ghiretti, in collaborazione con Solidarietà-Muungano onlus, Rete Pace per il Congo, Maendeleo Italia, Fondazione Nigrizia, Cipsi, Emmaus Italia, Missione Oggi, con il contributo poetico di Erri De Luca.
La foto di copertina della pubblicazione e delle plance n. 3,4,5,6,8,9,12 sono di Erberto Zani
È possibile contattarci per prenotare la mostra e chi può è invitato a dare un contributo per poter terminare l’installazione.
Mancano ancora 5.100€ per completare la realizzazione!
Fate una donazione su: http://linkpdb.me/12748
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